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Senza Resa
Por Tana Rosa - Tuesday, Mar. 01, 2011 at 7:08 PM

Senza Resa è un documento che nasce per uscire dalle secche politiche e storiche del '900 in cui la via russa al socialismo è fallita..

Senza Resa...
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ANNO 2010/11
1° parte

Senza Resa è un documento che nasce per uscire dalle secche politiche e storiche del '900 in cui la via russa al socialismo è fallita. Ovunque in Europa il socialismo reale di stampo russo/urss è stato la dittatura di despoti e del partito. Per questo ogni proletario non può che uscire da quel modello ed organizzarsi in altre forme. Forme che chiameremo democrazia socialista orizzontale organizzata in nodi collettivi e individuali.

Inoltre oggi solo il capitalismo è il modello economico che viene praticato e imposto nei territori del pianeta. Come proletario sia per condizione che coscienza di classe e individuale credo che il plus valore sul prodotto e la ricchezza, in quantità di tempo sottratto all'individuo dal lavoro e dalla necessità di procurarsi i beni essenziali ( casa, vivande, energia. Gas, studi), sia il nodo dello sfruttamento del capitalismo e del suo ordine.Poiché la paga non è la felicità dobbiamo uscire dalla condizione di proletari sconfitti e privi di potere, incatenati all'accesso dei beni di prima necessità in cambio del furto del nostro tempo. Quindi non necessitiamo di aumenti di paga ma del potere sul prodotto cioè la creazione della proprietà collettiva privata delle aziende per liberarci dalle catene gerarchiche del capitalismo e assumere direttamente le redini della azienda praticando all'interno della azienda la democrazia orizzontale e diretta sui processi produttivi. Ciò comporterebbe sia una diversa forma di organizzazione del tempo dell'individuo sia dell'accesso hai beni essenziali. Casa, istruzione, reddito e sanità sono diritti dell'individuo inalienabili. L'accesso a casa e reddito devono essere garantiti a tutti come il diritto e l'accesso gratuito all'istruzione. Casa, sanità e istruzione devono essere pubblici e a tutti garantiti come il diritto al reddito. Il fine è giungere ad una società senza classi dove le aziende sono proprietà collettiva privata dei lavoratori dell'azienda in cui essi sono tutti soci. Proprietà dello stato e sue competenze saranno l'energia,l'acqua,l'istruzione e le politiche abitative con proprietà parziale del patrimonio abitativo dei territori e l'istruzione in tutti i suo gradi (dall'asilo all'università). Infatti il pubblico resta strategico in alcuni settori di utilità collettiva ma senza diventare il proprietario di tutti i settori come fabbriche, negozi etc e non ricalcando lo statalismo dell'urss e dei paesi chiamati socialisti come abbiamo visto nell'900. La proprietà privata è solo concepita e assunta a livello collettivo. Quindi è la sparizione del capitalismo individualista ma la nascita della società degli individui che collaborano tra di loro per il bene comune, definibile come il socialismo delle individualità. Anche le forme politiche sono plurali intese nella democrazia orizzontale e diretta e con il potere di revoca in qualunque momento del mandato amministrativo della massima durata di un mandato nelle istituzioni locali e nazionali. Il fine è: sia la sparizione della casta dei politici a vita, che da sempre godono di privilegi e redditi generosi. Sia la creazione di una democrazia che attraversi tutti i processi della società in modo orizzontale e non piramidale.Poichè per la costruzione di una casa sono indispensabili i muratori, il geometra e l'architetto, essi sono realmente interdipendenti poiché senza una di queste figure l'abitazione non si costruisce, lo stesso si può dire della società senza classi poiché ognuno di noi è indispensabile all'altro nel processo produttivo e sociale.


AZIENDA COLLETTIVA E PROPIETA' PRIVATA



Le aziende da sempre sono organizzate in ordine gerarchico e piramidale.
All'apice il padrone o il socio di maggioranza. L'azienda che propongo invece è orizzontale e con democrazia diretta e partecipativa interna e con distribuzione egualitaria del guadagno effettuato dall'azienda. La proprietà dell'azienda è collettiva nel senso che operai, colletti bianchi, progettisti, tecnici e via dicendo sono tutti proprietari dell'azienda in modo netto ed egualitario. Le decisioni interne all'azienda sono decise in modo assembleare all'interno dell'azienda in modo lineare, orizzontale e senza che un compartimento abbia più potere degli altri. La fabbrica agli operai diventa una realtà nel senso che essi ne diventano proprietari. L'azienda resta privata e non di stato ma di proprietà di chi ci lavora. Le decisioni riguardo investimenti, prodotto , divisione degli utili, avviene tramite la democrazia partecipativa e diretta nel senso che tutte le decisioni che riguardano l'azienda avvengono in assemblee dei lavoratori (operai, manager,colletti bianchi etc) in cui vengono illustrate le proposte, i progetti, la divisione degli utili e in cui tramite votazione vengono prese tutte le decisioni. Bisogna pensare la democrazia interna all'azienda come ha dei vasi comunicanti che per il bene comune e dell'azienda prendono le decisioni con il potere reale del voto senza che un compartimento abbia più potere degli altri visto che gli utili al netto sono spartiti in modo ugualitario tra i proprietari/lavoratori. Lo stato è il garante per quanto riguarda pensioni, sanità e normativa sul lavoro. La proprietà dell'azienda è transitoria poiché raggiunta l'età della pensione cessa la proprietà individuale dell'azienda dando la possibilità di un ricambio generazionale e senza che ci sia nepotismo ed eredità della proprietà. La proprietà collettiva non riguarda solo l'industria ma tutti i compartimenti aziendali quali alimentari, cooperativi, bancari, servizi e distribuzione.Gli stessi negozi non diventano di stato ma non esiste più il dipendente salariato ad uno stipendio più basso del proprietario. Gli stessi punti di distribuzione diventano di proprietà collettiva in modo che anche qui in modo egualitario il netto sia diviso tra tutti i lavoratori della distribuzione. Lo stato può finanziare queste aziende collettive con prestiti in parte a fondo perduto e in parte restituibili appena l'azienda è solida. In Italia inoltre visto il notevole problema della criminalità organizzata radicata in quattro regioni la certificazione antimafia è indispensabile. La proprietà privata si assurge solo in senso collettivo. Solo la prima casa resta di proprietà individuale mentre il patrimonio immobiliare dei palazzinari diventa di proprietà collettiva degli inquilini e in parte dello stato che deve garantire la casa a tutti/e. Lo stato ha lo scopo di garantire la nascita della proprietà collettiva e di garantire casa, istruzione, energia, sanità ed acqua a tutti nel senso che sono di proprietà pubblica e non privata. Tutto il resto diventa proprietà collettiva privata.


SINDACALISMO E PROPRIETA' COLLETTIVA


Il sindacalista qui preso in considerazione è un rivoluzionario nel senso che il suo scopo non è aumenti paga ma l'ottenimento della proprietà collettiva dell'azienda. ( CONTINUA SU http://www.tanarossa.blogspot.com )

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