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JESSE DIRKHISING - Perché questa morte non ha contato?
Por BN - Sunday, May. 14, 2006 at 3:44 PM

Moltissimi hanno appreso la notizia di Matthew Shepard, il ventunenne studente del Wyoming College che nel 1998 fu derubato, picchiato e lasciato morire su una staccionata per un dichiarato “crimine di odio” antiomosessuale. Pochi, invece, hanno saputo di Jesse Dirkhising, il ragazzo tredicenne che, nel settembre del 1999, è stato ammazzato da due omosessuali.


Perché questa morte non ha contato?

Moltissimi hanno appreso la notizia di Matthew Shepard, il ventunenne
studente del Wyoming College che nel 1998 fu derubato,
picchiato e lasciato morire su una staccionata per un dichiarato “crimine
di odio” antiomosessuale. Dettagli della sua morte e i processi
dei suoi assassini furono riferiti infinite volte dai quotidiani e dai notiziari
televisivi. Matthew divenne un processo celebre per la legislazione
sui crimini di odio e soggetto di diversi libri e di almeno due film per la
televisione.
Pochi, invece, hanno saputo di Jesse Dirkhising, il ragazzo tredicenne
che, nel settembre del 1999, è stato ammazzato da due omosessuali.
Lo avevano legato con la sua biancheria intima, bendato e
sodomizzato più volte sino a soffocarlo con la sua biancheria intima.
Un altro caso, è stato quello di Shepard, un giovane omosessuale.
Quando questi fu assasinato si levò un grande clamore affinché entrassero
in vigore leggi più severe contro chi uccide un omosessuale.
Quando fu assassinato il piccolo Jesse Dirkhising, invece, non solo non
ci fu nessun clamore affinché entrassero in vigore più leggi contro i
pedofili, ma le fonti che riportarono la storia furono estremamente
poche. Uno scrittore del The New Republic, omosessuale egli stesso,
ha minimizzato la necessità di dare ampio spazio al crimine di quei
due omosessuali, giustificandosi che «nemmeno Il New York Times
ed il Washington Post hanno dedicato molto spazio all’episodio ...Evidentemente
non ce n’era bisogno...» egli scrisse (Edizione del 2 aprile
2001).
I media dedicarono all’assassinio dell’omosessuale Shepard,
invece, ben oltre tremila articoli nel giro di un mese, contro i 46 articoli
per Dirkhinson.
In tutto l’anno scorso, solo un articolo su Dirkhising comparve in
uno dei principali quotidiani che diffondono il modo più comune di
pensare, il Boston Globe. Il New York Times e il Los Angeles Times
ignorarono completamente quanto era accaduto al ragazzo tredicenne.
Nello stesso periodo,questi giornali non mancarono di pubblicare
quasi cinquanta articoli sull’omosessuale Shepard. Questa differenza
di trattamento è sconcertante.
Perché tanta attenzione per Shepard e così tanta indifferenza per
Dirkhising? La risposta è la politica. Il caso Shepard fu gonfiato per
ragioni politiche: per proteggere gli omosessuali, affinché essi fossero
inclusi in una legge federale che li proteggesse al massimo. Il caso Dirkhising
fu ignorato per ragioni politiche opposte: lo scandalo che
avrebbe potuto alimentare ulteriori pregiudizi sull’omosessualità, e la
mancanza di qualunque legislazione pendente di un gruppo di interesse
che avrebbe potuto sfruttare a suo vantaggio la storia.
La stessa politica è dietro la tendenza dei media ad occuparsi
ampiamente di “crimini dell’odio razziale” commessi da bianchi piuttosto
che da neri, mentre i crimini commessi da persone di colore sui
bianchi non sono visti con la stessa gravità. Ciò a cui stiamo assistendo
è una logica conseguenza della cultura che la retorica dei crimini di
odio promuove. Alcune morti, se riguardano una classe politicamente
protetta, hanno più valore di altre. Altre morti, quelle che non si adattano
all’interesse politico del momento, vengono lasciate nell’oblio.
La principale organizzazione dei diritti dei gay, la Human Rights Campaign,
che ha riscosso una gran quantità di soldi sfruttando l’orrore
per la morte di Shepard, non ha fatto commenti di nessuna sorta sul
caso Dirkhising».
Esempi come questi, e molti altri rintracciabili in Internet, dimostrano
che la maggior parte dei canali mediatici spesso non riporta l’intero
spettro delle notizie, ma piuttosto solo le notizie che vogliono che
vengano lette o sentite. BN

La Buona Notizia
Marzo-Aprile 2003

PDF: http://www.ucg.org/italiano/lbn/lbn03ma.pdf

http://www.ucg.org/italiano/

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